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Senza confini |
Il baule più ricco di tesori per l'umanità è quello della memoria. Far dissipare nell'oscurità del tempo alcuni frammenti della storia del mondo è una grave perdita, seppur consapevole, di taluni valori fondamentali come la coscienza di noi stessi e del nostro passato.
Il Molise è pieno di suoi figli che hanno lasciato la loro terra madre in cerca di un avvenire migliore, con il cuore pieno di disperata speranza nel tentativo di realizzare i propri sogni da tempo celati nei loro animi, gli occhi luccicanti e intrisi di lacrime amare, con i loro pochi averi infagottati in contenitori di fortuna, talvolta rinsaldati con funicelle rimediate nelle vecchie ataviche masserie.
Una strada ricca e prosperosa, fatta di sostanza e non più di sogno, si prospetta ora davanti ai loro occhi sognanti. La realtà può finalmente offrire qualcosa di più, una casa fatta di mattoni e non più un tetto di paglia e calce che va giù alla prima folata di vento o sotto il peso di un cumulo di neve.
Il sole americano li attende ma non sembra risplendere sul loro cielo con la stessa luce che si può ritrovare nella loro amata terra.
Che Dio benedica l'America! Ma ad ogni passo, in ogni momento il richiamo delle proprie radici diventa più forte e sembra di essere in una terra senza confini. E "Senza Confini" è il titolo che ho voluto dare alla mia opera, dedicata agli emigranti molisani in Canada, a tutti quei figli di questa regione che vivono così distanti ma che con il cuore restano tanto vicini alle proprie radici.
E il monumento, costituito da un basamento dal quale si ergono verso il cielo due alte colonne, vuole proprio rappresentare questo radicamento alla propria terra d'origine. Al centro, posto tra le due colonne, è l'emisfero terrestre, con meridiani e paralleli. Nel cuore della terra è collocato il vessillo del Molise, a rappresentare quei palpiti che donano nutrimento a quella terra lontana, ma tanto amata e magicamente ricordata.
Proprio sulla colonna di destra sono scritti i nomi dei paesi molisani, in quella sinistra la regione, le due province, Toronto, Ontario, divenuti "padri" seppure adottivi dei figli della terra molisana.
A destra le radici allora. Le due nazionalità si amalgamano, nonostante i cambiamenti e il progresso avvenuto nel tempo, la lingua è diversa, ma il dialetto è lo stesso, le tradizioni restano ricordi nei cuori palpitanti e commossi degli emigranti.
Dunque ho concepito l'idea di questo monumento, realizzato a mano in acciaio inox, pensando alle colonne della vita. Esse si innalzano dal basamento e convergono verso la terra, verso il Molise, dal Canada, seguendo il cuore.